giovedì 14 luglio 2016

Dolce e Gabbana, da parte di una napoletana, semplicemente GRAZIE!

Abbiamo aspettato un po' per parlarvi di D&G a Napoli, abbiamo aspettato che tutto l'entusiasmo finisse, per parlarvi dell'evento in modo un pochino più tranquillo, abbiamo aspettato che il "bollore" si affievolisse un po' per mostrarvi le nuove "quattro giornate di Napoli", in versione fashion.


Ma, fatto sta, che a Napoli il bollore e l'entusiasmo non passano, a Napoli il calore non finisce e, anche a distanza di giorni, si sente nell'aria ancora la commossa e piena partecipazione della città.
A Napoli, se ci scelgono per un evento simile, ne parleremo per mesi interi, con lo stesso entusiasmo e la stessa armonia con cui tifiamo Argentina ai mondiali perché è il paese di Diego Armando Maradona.


A Napoli, quando ci viene sempre puntato il dito, ospitare Domenico Dolce e Stefano Gabbana è quasi come un riscatto, come se vi volessimo dire "Avete visto? Noi siamo belli così!"
Ed è proprio questo "così" che rende unica questa città, questo "così" che ha fatto in modo che il compleanno di D&G Haute Couture venisse celebrato qui, con un evento privatissimo, che poi tanto privato non è stato.
Perché chi glielo spiega alle signore con la busta della spesa 'ngopp e'mur che "quei due" sono gay, sono stilisti e stanno facendo un servizio fotografico con una collezione dedicata a #NAPOLI ?
Chi glielo spiega che poi da lì non ci possono passare?


E quindi via agli scatti tra la gente, tra noi "comuni mortali", tra noi "sognatori" e tra i presepi in fase di allestimento e di preparazione a San Gregorio Armeno.
Via alla cena a Castel dell'Ovo con 500 invitati tra cui Bianca Balti e Sophia Loren, madrina d'eccezione, a cui sono state consegnate le chiavi della città.
Via all'occupazione gratuita di suolo pubblico, di cui si è tanto parlato, di cui, come al solito, ci siamo lamentati, perché come al solito, i primi nemici di noi stessi siamo noi.
Ma, quando un evento così mobilita per quattro giorni persone di ogni età, noi, che a Napoli ci lasciamo il cuore, non possiamo che ringraziarli "questi due".
E che siano gay, una coppia ufficiale, unita nel lavoro e nella vita, e che, tra uno scatto e l'altro, una pizza al portafoglio e una passeggiata a Mergellina, ci scappi un bacio, a noi non importa più di tanto. Perché noi siamo così, apprezziamo e vediamo la bellezza di un cappello a forma di babà e di una maglia bianco azzurra dedicata a Sophia.      




Noi a Napoli, lo scorso weekend abbiamo finalmente visto che questi vicoli e questo lungomare non li amiamo solo noi, abbiamo finalmente visto quanto non siamo solo monnezza e quanto l'arte della moda e del cuore possano unirsi alla perfezione!

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