giovedì 2 febbraio 2017

Il primo pensiero fuori da te. Adiós FuerteVentura

Guardo questo mare per l'ultima volta e sento che qualcosa di me resterà qui. 
In realtà credo di appartenere a quest'isola più di quanto avrei mai immaginato, in effetti so di qualcosa circa le mie origini iberiche... 
Ricordo perfettamente quando con cartina alla mano io e Andrea decidevamo la meta del nostro viaggio, eravamo orientati verso le Isole Canarie. Tenerife, la sua proposta...Io non l'ho neanche ascoltato, la voce nel cuore mi ha detto Fuerteventura. 
Non so perché, ma il suo richiamo mi vibrava dentro e così, appena l'ho vista, dal finestrino del mio B737 io me ne innamorai. 
E voi, credete nei colpi di fulmine? 



L'ho attraversata da sud a nord, sono salita sulla cima di Morro Velosa ad ammirare il paesaggio rurale di Betancuria. Sono scesa lungo la costa ovest e ho ammirato i mulini dell'eco museo per poi perdermi tra le porte e le case colorate nei balocchi di El Cotillo. E no, non vi racconterò in questo articolo cosa vedere, dove andare e dove mangiare a Fuerteventura...piuttosto vi parlerò di un viaggio fatto di anima e cuore, un viaggio che appartiene prima di tutto alla mia intimità e che sono riuscita a ricomporre attraverso piccole note e pezzi di carta scritti un po' qua e un po' la. Vi racconterò di come mi sono sentita piccola ma protetta davanti alla maestosità della sacra montagna di Tindaya. Di come la brezza dell'oceano mi ha accarezzata la pelle e i capelli tutti i giorni e di come io, davanti alla sua infinita bellezza ho sorriso tanto e ho cercato di nascondere quegli occhi eternamente lucidi ascoltando per ore solo la sua musica.



Vi parlerò di quei chilometri apparentemente fatti di nulla ma che celano il respiro e l'anima dell'isola e di tutte le splendide creature che la popolano, dei suoi scoiattoli e delle ridenti capre, delle aloe, dei cactus e della moltitudine di piante che fanno parte di questa terra, riserva mondiale della biosfera. E due parole le spenderei di come tutti qui si impegnano a rispettare tutto, dalla gente del posto, a cominciare da chi qui ci è nato, da chi è arrivato solo da qualche anno e da chi invece, come me, è stato solo di passaggio. 

Vi racconterò un viaggio dell'anima dove la sabbia ha raccolto le impronte di una felicità pura e cruda fatta di sensazioni ed emozioni vissute in estrema libertà. Vi parlerò di sorrisi fugaci nel silenzio della natura e di come l'amore per questa rende le cose apprezzabili... Vi racconterò il mio amore incondizionato per quest'isola...o forse l'ho già fatto.


Ahora me voy Fuerteventura. Adiós




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