mercoledì 5 aprile 2017

VisitBucarest: una città da scoprire




Il primo pensiero dopo il viaggio, quello di pancia,  è qualcosa che mi appartiene e che si concretizza solitamente nel momento stesso in cui sono seduta in aereo o in treno per il ritorno a casa. 
La solita compilation in loop settata sullo smartphone, scorro qualche foto ed eccolo, il bisogno di scrivere, di raccontare così di getto tutto quello che questo weekend mi ha dato. 
Alcuni parlano di una piccola Parigi, altri la definiscono la città dei parchi, altri ancora il paese della gioia. Il nome Bucarest infatti deve il suo nome al pastore Bucur, fondatore della città, il cui nome significa gioia.
Per me è Bucarest è tanta roba. Se dovessi descriverla così di impulso, direi sicuramente che è una città ricca di piacevoli contraddizioni architettoniche e non solo. Bucarest è classica, poi gotica, poi popolare, poi colorata, poi abbandonata, e la cosa stupefacente è che tutti questi stili si fondono e si amalgamano nel giro di pochissimi chilometri da percorrere a piedi. Ecco che ti scorre davanti la storia, la tradizione e la cultura di tutto il paese. 



Mi aspettavo un tour culturale, tra una visita al Parlamento, un maestoso edificio dallo stile eclettico che può vantare di essere la seconda costruzione più grande d'Europa, e una passeggiata tra alberi e fiori all'interno del Gradina Botanica di Bucarest per poi passare tra i musei e le strutture istituzionali come la banca, l'università, il giornale, che si affacciano imponenti sulla città. 
E ancora una volta la realtà ha superato tutte le aspettative. Tra natura e relax, eccolo il mio tour: fatto di passeggiate all'interno dei parchi di Bucarest, un pomeriggio intero in visita all'orto botanico dove mille e più varietà di piante e si susseguivano e si alternavano a giardini e zone curate in ogni minimo dettaglio. E poi ancora il relax, quello assoluto e di lusso offerto dalle terme di Bucarest, le più grandi in tutta Europa. 
Una struttura che così davvero io non l'ho mai vista. 





Non è mancata la gentilezza, la cordialità e la disponibilità di chi mi ha accolto, consigliato e ospitato. A partire dall'Hotel Venezia, punto di appoggio per questo weekend nella capitale Europea, a Trip2Ro che ha organizzato il mio viaggio e all'Ente del Turismo Romania che l'ha appoggiato. 
E ancora, l'inaspettato food tour, un approfondimento culinario della tradizione gastronomica della capitale rumena che io proprio non mi aspettavo. Caru ca bere, un'istituzione per tutti gli amanti della birra ma non solo, un punto di riferimento per la gastronomia locale dal 1845. Ma come non parlarvi dello street food romeno o dei Bistro all'interno dei quali deliziarsi con il cibo locale? E le patiserie e i Covrig pufos cu cașcaval e i Creveti in cuib de cartofi e ancora i dolci e la birra autoctona.



Insomma una Bucarest da scoprire in ogni suo dettaglio, e io non vedo l'ora di raccontarvela!








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