mercoledì 20 aprile 2022

Il diario della gratitudine

Esiste un prima e un dopo. Un punto di rottura che determina tutto, che cambia la percezione dei nostri stati d'animo, le emozioni e il modo di vedere le cose, è il momento in cui facciamo nostra l'arte della gratitudine, quella che ci rende più forti e felici, più consapevoli di tutto ciò che ci circonda, della bellezza che si nasconde dietro le piccole cose che troppo spesso trascuriamo.

Ecco perché tutti dovremmo tenere un diario della gratitudine, da rileggere e sfogliare per trovare la forza di cui abbiamo bisogno quando dobbiamo affrontare le piccole e le grandi sfide della vita. Una mano che ci sorregge quando tutto il resto intorno sembra crollare.

Il diario della gratitudine


Cos'è il diario della gratitudine

La scrittura è terapeutica, non smetterò mai di dirlo e di scriverlo. Lo è stata per me, quando mi sono ritrovata per la prima volta a navigare a vele spiegate in oceano senza più una rotta da seguire, è lo è per tante, tantissime persone.

Ed è proprio la scrittura a trasformarsi nuovamente in uno strumento fondamentale per affrontare la nostra quotidianità, attraverso quello che viene chiamato il diario della gratitudine.

Cos'è il diario della gratitudine è il nome stesso a suggerircelo. Si tratta di un diario da tenere e da conservare alla stregua di un tesoro prezioso, per annotare tutte le cose di cui siamo grati ogni giorno, anche se all'apparenza non sembriamo trovarle.

Non devono essere beni di lusso, o almeno non per forza. La gratitudine, infatti, sta in tutto ciò che ci rende felice. Nella gentilezza di uno sconosciuto, nel sorriso di un bambino, in un tramonto suggestivo in riva al mare, in un caffè con le amiche e in quel passo in più che abbiamo fatto per raggiungere i nostri obiettivi.

Sono queste, del resto, le cose che rendono la nostra vita preziosa. Riconoscerle, e imparare ad apprezzarle, è il primo grande passo verso la felicità.

Che cos'è la gratitudine

Prima di scoprire come realizzare un diario della gratitudine (ce ne sono tantissimi in vendita con grafiche e template davvero bellissimi), mi piacerebbe parlare della gratitudine e del suo significato più profondo. 

Farlo non è per niente facile. Potrei usare le tante definizioni che ci sono sul web, o lasciarmi aiutare dall'etimologia della parola. Ma la verità è che la gratitudine è un sentimento che viene da dentro, in modi e maniere differenti, quello che invece resta uguale è il senso di appagamento che sentiamo.

Quando sappiamo riconoscere quello che abbiamo, ci sentiamo grati e quindi vivi. Abbiamo quella meravigliosa sensazione addosso di essere nel posto giusto e nel momento giusto. E quando questo accade dobbiamo tenercelo stretto.

Perché questo ci permette di guardare oltre le cose, di vivere il presente e di gioire per la presenza delle persone che ne fanno parte. Di dare il giusto valore alle cose apparentemente più insignificanti, lì dove è nascosto il senso della vita.

Come realizzare un diario della gratitudine

Come ho anticipato, in commercio, ci sono diversi diari della gratitudine pronti solo a essere compilati. In alternativa possiamo munirci di un taccuino, di un quaderno o un diario e iniziare il nostro esercizio di gratitudine.

Tenerne uno ci permette di acquisire consapevolezza su ciò che abbiamo, su tutto quello che ci rende ricchi nell'anima, che ci rende completi. Ci aiuta a superare i momenti di difficoltà e le grandi sfide. Ecco come .

Il consiglio è quello di ritagliarsi un momento al giorno, tutti i giorni, da dedicare completamente a noi stessi. Vanno bene anche 10 minuti, a patto che siano esclusivamente nostri.

In questo lasso di tempo dobbiamo ripercorrere la nostra giornata e, anche se questa ci sembra la peggiore che abbiamo mai vissuto, cerchiamo di individuare tutte le situazioni, gli oggetti o gli avvenimenti che ci hanno strappato un sorriso, che ci hanno fatto stare bene, anche solo per un istante.

Scriviamo tutto ciò che ci viene in mente sul nostro diario e cerchiamo di essere sinceri sui motivi che ci hanno spinto a individuare proprio quelle situazioni, quegli oggetti e quegli eventi. Non badiamo a errori ortografici o alla forma, seguiamo solo il flusso delle parole che prendono forma attraverso la scrittura.

E poi? Facciamo esattamente la stessa cosa ogni giorno e conserviamo il diario della gratitudine con cura. 

Nei momenti più duri, quelli di sconforto, quelli in cui niente sembra andare come dovrebbe e come speravamo, leggiamo quelle pagine e in quelle ritroviamoci. 

Scopriremo la bellezza nelle cose che ci circondano, anche se pensavamo che questa non ci apparteneva più, ritroveremo il senso delle cose proprio rileggendo di quei momenti, quelli in cui ci siamo sentiti grati, soddisfatti e pieni. Ricorderemo gli aspetti positivi della nostra vita, quelli che dobbiamo trasformare in capisaldi.

Memorizziamo le nostre parole scritte e tutte le sensazioni che abbiamo provato, sono quelle le cose sulle quali dobbiamo concentrarci per essere felici.

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