lunedì 29 febbraio 2016

Dal direttore | La scelta

Riflettevo...

Stavo seguendo un cliente per una nuova campagna pubblicitaria, si parlava di scelte e di viaggi, metaforicamente intesi.
E così mi sono fermata a riflettere, solo dopo aver consegnato il lavoro (giuro!) e ho cominciato a contare sulle dita delle mie mani tutte le scelte della vita che sono stata io realmente a prendere. Mi spiego, alcune decisioni ti piovono addosso, altre volte siamo costretti a fare una scelta semplicemente perché quella è l'unica via d'uscita.

Ma quante sono realmente le scelte che avete preso voi, e soltanto voi, senza influenza alcuna nella vostra vita?
Io di coerenza ne ho sempre avuta poca e non lo nascondo, dal mio percorso formativo fino a quello lavorativo per non parlare degli affetti, quello è un capitolo a parte che non andrei proprio a toccare per non rischiare di diventare prolissa (lo so, lo sono già). Ma non mi sono mai nascosta."Sei ecclettica", mi dicevano e l'idea non mi è mai dispiaciuta così l'ho sfruttata sempre e comunque, in ogni occasione. Del resto definirsi ecclettico fa anche un po' figo no?

Ma l'appellativo che più mi ha affascinato in tutti questi anni (no, non è stronza o bonazza) è stato quello datomi da una professoressa universitaria che mi definì Wagneriana. Solo a pronunciarlo, che goduria. Almeno a me fa questo effetto, a voi no?

Comunque, non voglio dilungarmi, anche se in realtà l'ho già fatto. Parlavamo di scelte!

Qualcuno potrebbe dirmi che io di scelte ne ho fatte: ho aperto questo blog ad esempio, ho avviato la mia agenzia di comunicazione, ho scelto di sposarmi (anche se adesso non mi sposo più), insomma, non è che non abbia fatto proprio niente nella mia vita.
Eppure vi dirò, io sono la persona più indecisa della mia vita. Fatico a scegliere il rossetto da mettere tutti i giorni, sapete quante tonalità di rosso differenti ci sono?
Rossetti a parte, progetti/lavori/proposte perse così, semplicemente perché non so scegliere.
Se dico si, mi pento e se dico no mi pento ancora di più. A rigor di logica scegli sempre il si (yes woman), e non avete idea di quante cavolate ho fatto.

E così, senza troppi sproloqui ho fatto anche io la mia scelta.
Ho scelto di essere semplicemente me stessa, sempre! Facile eh?
Insomma mica tanto, avete idea di cosa vuol dire essere sempre eterna indecisa? Oppure essere considerata  la polemica di turno? O quella che non riesce ad abbozzare? A volte anche quella pazza e antipatica oppure una delle tante che parla tanto per.

E voi? Chi avete scelto di essere?


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  1. Mi piace tantissimo questa rubrica curata da te, spero l'aggiornerai più spesso! E' davvero bello leggerti!

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Ama la vita più della sua logica, solo allora ne capirai il senso.

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