lunedì 11 giugno 2018

#OnedayInMyLife - Un giorno nella mia vita pt 1

Se dovessi raccontarvi tutte le volte che a causa delle mie insicurezze e delle mie paure ho fatto delle rinunce, probabilmente scriverei un libro. 
Ma quella dei libri è un'altra storia e spero di potervene parlare presto, con qualche bella notizia.


Quando ho smesso di nascondermi dietro ad un nome inventato su un momento, influenzato dai telefilm di tendenza e da quella cameretta in cui scrivevo che mi è sempre stata troppo stretta ma che allo stesso tempo mi proteggeva, ho iniziato a vivere.





Non che prima di quel momento io non l'abbia mai fatto. Diciamo che se devo identificare un momento storico in cui la mia vita è cambiata è stato quello di Dicembre 2017 dove ho appreso la consapevolezza di essere chi avevo sempre desiderato essere, ma anche questa è un'altra storia.

Chi mi segue sui social network e in particolare su Instagram sa bene quanto io mi sia messa a nudo attraverso proprio questo strumento. Le mie Instagram Stories ne sono la prova: spettinata o super truccata, a lavoro, con amici, durante gli eventi e con colleghi. A volte mi sono mostrata fragile e polemica, altre volte stanca e altre ancora davvero felice.
Insomma, ho utilizzato la funzione Instagram Stories nella maniera più pulita che io conoscessi e l'ho fatto senza filtri, perché è troppo bello essere semplicemente se stessi.

In questi sei anni di attività di blogging ho conosciuto davvero molta gente, tante persone splendide e in gamba, altre un po' meno, ma è la vita, si sa. 
Quello che più di tutto mi ha spaventato è vedere come alcune di queste fossero rimaste imprigionate in una trappola costruita da loro stesse. 
Provate ad immagine quanto sia terribile dover fingere di essere chi non si è.
Provate ad immaginare quanto sia difficile raccontare di vivere su una nuvola rosa circondata da unicorni q
uando poi la realtà è che per carattere, per stile ed esperienze di vita non è affatto così.

Essere rinchiusa in una me stessa inesistente, è un dramma che non ho mai scelto di vivere.
Piuttosto mi sono nascosta per anni ed è stata comunque dura.
Quando le persone hanno iniziato a parlare con me, tutto è cambiato.  Mi hanno detto "fai più video che ti seguiamo", mi hanno detto "tu sei davvero di ispirazione", mi hanno chiesto consigli e qualcuno mi copia anche e beh vi dirò, è una sensazione alla quale non mi abituerò mai, ma è bellissima.
Mi fa capire che sono davvero importante per le persone, che condividere la mia vita, le mie esperienze le mie storie può motivare, emozionare e aiutare qualcuno. Tutto questo è davvero pazzesco.
Tutto questo è l'essenza del mio vivere.

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Quando l'anno scorso ho capito che ero davvero chi volevo essere, il famoso momento di presa di consapevolezza, mi sono fermata e ho riflettuto su chi fossi realmente e su come potermi raccontare attraverso poche e semplici parole.

Il tatuaggio che ho sulla pelle è diventato il mio logo, la mia risata (a volte anche smoderata) e il mio desiderio di sole si sono trasformati in un punto fermo nella mia vita e sono diventati lo slogan del mio blog.
Ho scritto su carta cosa pensavo di me, della parte bella di me, quella felice e ne è venuto fuori questo:


Ciao,

sono Sabina, vivo delle mie passioni, racconto storie di vita perché si sono una chiacchierona e vivo col sole in fronte.
Ho mostrato ad Andrea quel pezzo di carta e gli ho chiesto se secondo lui potevo, come blogger professionista descrivermi così, lui mi ha guardato e mi ha detto "Ma sei, esattamente tu".


Tornando ad oggi.
Dopo aver visto un film che mi ha amareggiata parecchio sul finale ma mi ha dato tanti spunti di riflessione sulla scelta di condividere la propria vita sui social network ho deciso di raccontare attraverso le mie Instagram Stories una o più giornate tipo con l'hashtag #OneDayInMyLife.

Non vi farò vedere solo le cose belle della mia vita, quelle super fighe che vi fanno desiderare di lavorare come blogger professionisti, ma anche il momento del suono della sveglia e dei miei tremila posponi, delle pulizie in casa, della mancata voglia di cucinare, della pausa pranzo e si, anche di qualcosa di carino dai.

Per scoprire il progetto vi aspetto sulle mie Instagram Stories.
Benvenuti, ancora nella mia casa, nella mia vita 






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