venerdì 26 febbraio 2021

La creatività passa per la passeggiata. Ecco come stimolarla

Ho passato una vita a pensare di non essere creativa solo perché non ero considerata un'artista. Ho provato con il canto e con il disegno, con la pittura e con la musica, eppure in nessuna di queste categorie eccellevo.

Poi c'è stata la scrittura. Ma scrivere è davvero un'arte? Fatto sta che, nonostante io non sia un'artista nel senso stretto del termine, vivo e subisco la mia creatività a ogni ora del giorno e della notte. E a volte, non è neanche troppo facile gestirla.

Ma ci sono i momenti in cui, anche la creatività sembra abbandonarmi, e sono certa che è una cosa che riguarda molti. E allora che facciamo? Semplice, usciamo!



Camminare aiuta il pensiero creativo

Friedrich Nietzsche diceva che “tutti i pensieri veramente grandi sono concepiti camminando”. E aveva ragione. Non perché lo dica io, anche se potreste assolutamente fidarvi della mia parola, ma lo conferma anche la scienza.

Secondo uno studio condotto da Marily Oppezzo e Danile L. Schwartz per la Stanford University, la creatività passa per la passeggiata. Una camminata all'aria aperta, meglio ancora se in un parco o in ambienti naturali e verdeggianti, stimola il pensiero creativo.

La progettazione passa per la creatività

Al di là delle attitudini e delle competenze personali, nessun progetto può essere vincente se non ha alla base una componente creativa, la stessa in grado di rendere quella cosa unica e non uguale a nessun'altra.

Vi ho già parlato di ispirazioni e della possibilità di trovarle proprio grazie alla creazione di una moodboard creativa. Ma il segreto, come in tutte le cose, sta nell'utilizzare e saper mixare gli strumenti vincenti.

Così, ecco che la passeggiata si unisce a quelli che già conosciamo. Una camminata all'aria aperta può trasformarsi in un momento di contemplazione: meglio ancora se fatta senza smartphone o altri device.

Da Aristotele a Steve Jobs: camminare e creare

Il potere creativo di una passeggiata era già stato introdotto da Aristotele con la sua scuola peripatetica. Chiunque abbia studiato filosofia o conosce qualcosa del grande filosofo greco, forse sa già che proprio lui teneva le sue lezioni camminando.

Così come Steve Jobs era particolarmente noto per i suoi incontri e passeggiate e ancora Mark Zuckerberg che, durante le riunioni, non riesce proprio a stare fermo.

La verità è che camminare vuol dire prendersi del tempo per se stessi, bloccare tutti i limiti mentali che abbiamo a causa dello stress e delle distrazioni quotidiane. Quindi usciamo a fare una passeggiata e sblocchiamo la creatività.


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